Se Gèrald Genta fosse ancora in vita, non mancherebbe certo di fare un salto al SIHH 2012 : in quell'occasione Audemars Piguet presenterà il Royal Oak Squelette Extra-piatto che sarà costruito in un'edizione limitata di soli 40 esemplari per omaggiare il suo 40 ° Anniversario .
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E 'la terza volta che la manifattura propone una versione scheletrata di questo segnatempo. La prima fu alla fine degli anni novanta, la seconda dell'anno scorso quasi a volere prima sondare bene prima il terreno: il Royal Oak Automatique Squelette disponibile in due modelli con cassa e bracciale in acciaio e con cassa in oro rosa e telaio in alligatore .
Monta il Calibro 3129 deriva dal famoso 3120 che, nelle versioni non
scheletrate, mantiene anche alcuni modelli Royal Oak sportivi e Jules
Audemars.
Il nuovo modello limitato per il giubileo monta invece il Calibro 5122 - sempre una carica automatica. Rispetto al 3129 presenta in più la funzione delle date ma, più importante, è un ultrapiatto di 3,05 mm di spessore, con una splendida massa oscillante monoblocco in oro 22 k che volando sopra il movimento riporta con ben visibile la scritta "AP Royal Rovere 1972-2012 ". Per ora nessuna foto ufficiale della parte posteriore del movimento è stata diffusa, così come lo strato di orologio che comunque sarà certamente inferiore a circa 9 millimetri di Squelette 2010. La cassa misura 39 mm, come il primo modello che uscì nel 1972 .
Il rovere reale è in generale un orologio unico, da qualunque punto lo si osservi. La sua inconfondibile forma nata dall'infallibile penna di Genta lancia un messaggio sportivo - con classe - per i più "colleghi da polso" irraggiungibile; Questa versione scheletrata spicca per l'elegante accostamento di fattori opposti ed estremi: nato in acciaio, per quarant'anni il platino gli dona moltissimo; Rifinito ma informale nelle versioni base, non ti aspetteresti di vedere solennemente scheletrato, ma la sua forte personalità lo concede con inalteria. Infine, è il bracciale ad ammonirci che il gioco è finito: lì, come in nessuna delle sue "otto facce", il Royal Oak non si tocca.
Riuscirà Audemars Piguet, con il Royal Oak Squelette Extra-piatto 40 ° anniversario in platino, un trattenersi dal realizzare edizioni - meno limitato - magari giocando su diversi metalli e meno nobili? Speriamo di si. Le celebrazioni di questi primi quarant'anni del suo orologio-icona non sono ancora iniziate, ma se veramente andrà a finire così - per quanto sofferto e attentamente valutato - sarà una decisione che sarà particolarmente onore al marchio. Sarebbe un'altra prova che, a prescindere dai profitti, una manifattura secolare non può e non deve andare a nessun compromesso, mai.
Sono tanti nel mondo gli appassionati del marchio: per quanto comprarlo non sarà - economicamente parlando - una passeggiata, quanta quaranta - appena finisco di scrivere, saranno già tutti già venduti e coloro che saranno fortunati che la sporgono per un po ' Da collezione. Ancora prima del SIHH 2012 e già una stella.
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Audemars Piguet Royal Quercia Squelette Extra piatto 40 ° Anniversario
Il nuovo modello limitato per il giubileo monta invece il Calibro 5122 - sempre una carica automatica. Rispetto al 3129 presenta in più la funzione delle date ma, più importante, è un ultrapiatto di 3,05 mm di spessore, con una splendida massa oscillante monoblocco in oro 22 k che volando sopra il movimento riporta con ben visibile la scritta "AP Royal Rovere 1972-2012 ". Per ora nessuna foto ufficiale della parte posteriore del movimento è stata diffusa, così come lo strato di orologio che comunque sarà certamente inferiore a circa 9 millimetri di Squelette 2010. La cassa misura 39 mm, come il primo modello che uscì nel 1972 .
Il rovere reale è in generale un orologio unico, da qualunque punto lo si osservi. La sua inconfondibile forma nata dall'infallibile penna di Genta lancia un messaggio sportivo - con classe - per i più "colleghi da polso" irraggiungibile; Questa versione scheletrata spicca per l'elegante accostamento di fattori opposti ed estremi: nato in acciaio, per quarant'anni il platino gli dona moltissimo; Rifinito ma informale nelle versioni base, non ti aspetteresti di vedere solennemente scheletrato, ma la sua forte personalità lo concede con inalteria. Infine, è il bracciale ad ammonirci che il gioco è finito: lì, come in nessuna delle sue "otto facce", il Royal Oak non si tocca.
Riuscirà Audemars Piguet, con il Royal Oak Squelette Extra-piatto 40 ° anniversario in platino, un trattenersi dal realizzare edizioni - meno limitato - magari giocando su diversi metalli e meno nobili? Speriamo di si. Le celebrazioni di questi primi quarant'anni del suo orologio-icona non sono ancora iniziate, ma se veramente andrà a finire così - per quanto sofferto e attentamente valutato - sarà una decisione che sarà particolarmente onore al marchio. Sarebbe un'altra prova che, a prescindere dai profitti, una manifattura secolare non può e non deve andare a nessun compromesso, mai.
Sono tanti nel mondo gli appassionati del marchio: per quanto comprarlo non sarà - economicamente parlando - una passeggiata, quanta quaranta - appena finisco di scrivere, saranno già tutti già venduti e coloro che saranno fortunati che la sporgono per un po ' Da collezione. Ancora prima del SIHH 2012 e già una stella.
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